La supply chain è uno degli elementi chiave per le aziende che vogliono raggiungere gli obiettivi di business, migliorare la customer satisfaction e aumentare la produttività.
Le opportunità che derivano da un efficace supply chain management, oggi, vengono potenziate dalla trasformazione digitale, in grado di combinare le tradizionali operazioni di business con nuovi processi, appunto, digitali che permettono all’azienda di evolvere.
Ma quali sono i trend digital per il futuro del supply chain management? Ecco le tendenze che stanno cambiando la catena di distribuzione:
CLOUD
Prima dell’avvento del Cloud, chi operava nell’ambito della supply chain doveva connettersi singolarmente con i clienti e con i partner commerciali. Questo comportava un grande dispendio di risorse e di energie, sia in termini di comunicazione, sia per mantenere costantemente aggiornate le informazioni. Oggi, grazie al Cloud, il supply chain management è all’insegna della connessione e della collaborazione: tutti gli attori della catena, dal partner al fornitore, fino al magazziniere, possono connettersi a uno o più portali, in Cloud, creando un vero e proprio network, dove inserire e condividere informazioni in tempo reale, pianificare le attività, risolvere tempestivamente i problemi, definire i prezzi e le opzioni di servizio e molto altro ancora. Grazie alle piattaforme cloud-based, il Supply Chain Manager e tutto il suo team possono tenere sotto controllo l’intera catena di distribuzione, prevedendo ad esempio la rottura di stock e determinando tempestivamente quali sono le cause che ostacolano il regolare flusso.
Non solo il Cloud, ma anche i Social Media fungono da mezzo digital per la creazione di un vero e proprio network di filiera. Sono sempre di più, infatti, le aziende che utilizzano social network e proactive chat per comunicare in tempo reale con i propri fornitori e soprattutto per offrire il miglior customer service ai propri clienti, coinvolgendo in questa attenzione anche i responsabili della supply chain.
AUTOMATION
L’automazione è uno dei punti di forza del supply chain management: standardizzare i processi di approvvigionamento, stoccaggio, produzione, ma anche le attività di distribuzione, permette di aumentare la produttività dell’impresa.
Grazie all’uso di soluzioni ERP, con il supporto di sensori e sistemi di tracciamento integrati, come ad esempio le etichette anti-contraffazione Rfid, e business rules, oggi è possibile automatizzare completamente alcune attività del supply chain management, come i sistemi di stoccaggio e di picking, la movimentazione interna del magazzino, la gestione dei flussi logistici, informativi e di magazzino, i trasporti e l’imballaggio.
Diversi sono, oggi, i sensori e i sistemi di tracciamento affidabili che supportano il supply chain management con una potenza computazionale a basso costo. L’identificazione basata su radio frequenze, ad esempio, o RFID (Radio Frequency Identification) è uno dei sistemi di tracciamento maggiormente utilizzati nelle aziende, trasversalmente al tipo di settore. L’uso di etichette intelligenti RFID permette di tracciare i prodotti non solo in termini di spostamento ma anche di integrità, difendendoli dalla contraffazione e dotandoli di un riconoscimento elettronico (l’identificazione a radiofrequenza garantisce il controllo costante sulla qualità del prodotto). Non solo. Potenzialmente i microchip RFID sono in grado di automatizzare e ottimizzare il supply chain management anche in altre aree; ad esempio, possono fornire ai retailers una quantità dettagliata di informazioni in merito alla merce “in e out of stock” migliorando il posizionamento sugli scaffali, e di conseguenza la customer satisfaction.
MOBILITY
Il Mobile porta numerosi vantaggi nella gestione della supply chain, in particolar modo nelle aree funzionali di Warehouse e Stock Management. Un esempio sono le applicazioni a supporto della movimentazione delle unità di carico, basate su terminali portatili che funzionano attraverso reti wireless e che si interfacciano con le soluzioni gestionali aziendali. Attraverso tali terminali, gli operatori possono comunicare tra di loro ma anche ricevere informazioni accurate, dalla soluzione ERP in uso e dai Supply Chain Management Software, sulle attività di movimentazione richieste, e ricevere conferma dell’avvenuta esecuzione in tempo reale, aumentando l‘accuratezza ma anche l’efficienza della produttività. Ma il mobile comporta anche un forte cambiamento nel comportamento di acquisto degli utenti: secondo il report “Digital, Social e Mobile 2015” sia in Italia che all’estero i device mobili, in particolare gli smartphone, vengono utilizzati per svolgere diverse attività, prima effettuate solo da desktop: cercare informazioni per l’acquisto di prodotti, fruire dei contenuti video, ma anche accedere ai canali social (22 milioni sono gli utenti italiani con account attivi che accedono da mobile). Il supply chain management, quindi, deve essere in grado di rispondere tempestivamente a un cliente esigente e informato, attraverso una perfetta tracciabilità delle informazioni, ordini precisi e consegne puntuali.
IoT
Secondo Gartner, nel 2020 il numero degli oggetti connessi raggiungerà 30 volte quello attuale. I Supply Chain Manager incominciano a percepire l’importanza di avere più oggetti connessi all’interno della catena di distribuzione e sempre più spesso nei budget di un’azienda sono presenti voci relative a sensori di ultima generazione e sistemi innovativi di tracciamento in grado di ridurre i rischi di approvvigionamento attraverso la mappatura di tutta la supply chain. Un automazione 2.0 permette una visibilità maggiore su tutta la catena di distribuzione, comportando l’ottimizzazione dell’approvvigionamento e una maggiore capacità di rispondere alle problematiche delle diverse fasi di processo, ai fini della sicurezza operativa. Gli oggetti connessi sono in grado di tracciare con estrema precisione il flusso dei materiali, ottenendo efficienze di costo.
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